Un sacco di pini tagliati: 49 per la precisione a Torrenieri e molti altri in pineta a Montalcino. Perché? Cosa sta succedendo?
Secondo il Comune si trattava di piante malate aggredite dal mazzococco, nome scientifico “matsucoccus feytaudi” una specie di cocciniglia, particolarmente aggressiva che aggredisce i pini marittimi e che ha già causato una serie di problemi lungo le nostre coste, dove maggiore è, appunto, la presenza di estese pinete.
I pini, si sa, sono piante utili ma causano una serie di problemi, anche gravi, a seconda di dove si trovano. Hanno radici forti ede stese che sono in grado di distruggere muri di lieve entità e l’asfalto stradale. I loro frutti cadono come tutti gli altri, ma sono notoriamente duri e non guardano se sotto c’è un’auto o un passante. Non meno fastidiosi sono gli aghi che producono, che intasano le fogne e sporcano le strade, e la resina, che dovunque coli, si appiccica inesorabilmente a qualsiasi cosa.
Già diversi anni fa furono tagliati molti di quelli che si trovavano in via Battisti, perchè pare che oltre alla strada danneggiassero anche il muraglione di contenimento della piazza. Furono sostituiti da dei lecci che però non hanno avuto molta fortuna e così addio ombra. Perché a discolpa dei pini va detto che dovunque si trovino producono un’ombra meravigliosa.
E qui sorge un altro problema. Sono stati tagliati gli ultimi 3 pini di via Battisti, altri 6 in via Pascoli, oltre quelli già tagliati nel piazzale del Poggio, forse anche altri in via Togliatti e ben 40 intorno al campo sportivo, ma pare che solo questi ultimi saranno in parte sostituiti con altre piante meno pericolose.
E allora dovremo dire di nuovo “addio ombra”?
Lo spartitraffico fra la via Battisti e il parcheggio delle scuole resterà uno sterile ammasso di catrame e cassonetti della spazzatura come è successo poche decine di metri più avanti, proprio davanti alla piazza del mercato? E le piante che verranno immesse di nuovo nei dintorni dello stadio saranno sufficienti a ricreare un ambiente simile a quello che c’era prima?
Di zone aride e senza alberi ce ne sono fin troppe. Ci auguriamo, visto che ce n’è sempre più bisogno, che al posto di ogni pianta tagliata se ne possa sostituire una nuova, seppur diversa. Solo così riusciremo a mantenere il verde nel nostro paese.