La misericordia di Torrenieri. Un baluardo per il nostro paese. Un’associazione di volontariato che non tutti hanno e di cui andare orgogliosi. Tanti volontari che si mettono a disposizione per aiutare chi ne ha bisogno, una serie di iniziative lodevoli al servizio della comunità, uomini e mezzi sempre pronti a correre dove serve.
Persone così, che suppliscono alle carenze dello stato dovrebbero essere tutelate, visto che svolgono servizi sociali a rischio, trovandosi spesso a contatto con malati anche gravi. E in un periodo come questo, in cui sono ancora più utili, il minimo che si possa fare è inserirli prima possibile in un piano vaccinale, in modo che possano continuare a svolgere con maggior sicurezza il proprio lavoro.
E invece no! Già da gennaio sono state inoltrate dalla Misericordia di Torrenieri una quarantina di domande per prenotare il vaccino, ma a tutt’oggi risulta vaccinato un solo volontario.
Già qualcuno pensa di abbandonare il servizio. In fondo sono volontari e se chi dovrebbe considerarli come un valore aggiunto li tratta così, come dargli torto?
Fra tanti “cervelloni” che passano in TV ore ed ore di ogni santo giorno, a discutere se è meglio vaccinare prima tizio o caio, sarebbe bene che qualcuno ragionasse su ciò che è veramente necessario.
Speriamo che si ponga rimedio in fretta a questa situazione, prima che sia troppo tardi. Sarebbe veramente spiacevole.