Il 22 novembre a Torrenieri, presso il Circolo Arci, si è svolto un incontro significativo dedicato alla lotta contro la violenza di genere, arricchito dagli interventi di figure che, in modo e prospettive diverse, si occupano del fenomeno. L’evento ha offerto una riflessione collettiva su come prevenire e contrastare non solo la violenza sulle donne, ma anche più in generale la violenza di genere, attraverso l’educazione, il supporto sociale e il cambiamento culturale.
Tra gli interventi, la Prof.ssa Filomena Cataldo ha evidenziato il ruolo centrale dell’educazione nel promuovere il rispetto reciproco e l’uguaglianza di genere, partendo dal coinvolgimento attivo di scuole, famiglie e comunità. E’ stato sottolineato come i percorsi e i progetti svolti nelle scuole possano aiutare le giovani generazioni a riconoscere i segnali della violenza e a sviluppare competenze emotive fondamentali per relazioni sane.
Rossana Salluce ha illustrato il lavoro dell’associazione Donna Chiama Donna Onlus, sottolineando il valore di una rete territoriale in grado di accogliere e sostenere concretamente le donne vittime di violenza. La sua esperienza sul campo dimostra quanto siano fondamentali reti di supporto integrate: accoglienza, protezione e percorsi di recupero offerti alle donne vittime di violenza rappresentano strumenti essenziali per superare traumi e costruire nuove opportunità.
Grazia Lippi ha raccontato il lavoro di Unicoop Firenze nella sensibilizzazione e nel sostegno alle vittime di violenza, con progetti mirati che mettono al centro solidarietà e responsabilità collettiva e attraverso campagne di sensibilizzazione ed eventi locali. Grazie Lippi ha ricordato la seconda edizione de “Il silenzio parla” , un podcast che dà voce a uomini e donne sopravvissuti alla violenza, in collaborazione con Differenza Donna, associazione che gestisce il numero antiviolenza 1522.
Infine, Rosanna Pugnalini ha analizzato le radici culturali della violenza di genere, sottolineando l’urgenza di decostruire stereotipi e modelli sociali che si basano sulle disparità. L’accento è stato posto sul ruolo dell’educazione e delle narrazioni inclusive, che risultano fondamentali per promuovere una società che valorizzi l’uguaglianza e il rispetto.
Il tema centrale che ha unito gli interventi è stato il principio della collaborazione tra Scuola, Istituzioni, Associazioni e Comunità, che solo attraverso lo sforzo congiunto si può intervenire in modo efficace, condividendo risorse e competenze.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutte le Associazioni di Torrenieri, al Comune di Montalcino con la presenza degli Assessori Giulia Iannotta e Davide Giorni, al Comando Compagnia Carabinieri di Montalcino, alla Dirigenza dell’Istituto B. Ricasoli, alle Scuole e ai Cittadini che hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento, dimostrando che l’unione di competenze e sensibilità diverse rappresenta la strada maestra per un futuro libero dalla violenza e dalla discriminazione.